Esame Endoscopico

Le indagini endoscopiche permettono il rilievo stratigrafico della muratura e l’individuazione di eventuali vuoti o cavità all’interno dei corpi murari.

L’endoscopia si esegue praticando un foro di piccolo diametro nei punti da indagare; possono essere sufficienti fori di 10 mm e genericamente inferiori ai 20 mm.

La  profondità del foro è variabile a seconda dell’indagine da effettuarsi, come limite massimo si possono eseguire fori di lunghezza pari da  50-120 cm.

Per eseguire i fori nella muratura vengono utilizzati trapani a basso numero di giri per non indurre vibrazioni eccessive nella struttura muraria in esame.

Lo strumento che viene utilizzato è un endoscopio rigido a fibra ottica, cioè un’asta con opportuno sistema di lenti e luce guida che permette la completa ispezione interna delle pareti del foro dalla quale è deducibile l’esecuzione tecnologica della muratura permettendo di rilevare qualsiasi situazione di discontinuità.

All’endoscopio può essere applicata una macchina fotografica o una videocamera che consente l’archiviazione della prova eseguita. Le principali caratteristiche delle strutture emerse nel corso delle ispezioni visive  devono essere riportate in un’adeguata documentazione fotografica che evidenzierà con didascalie e particolari le eventuali situazioni di discontinuità del tessuto murario.

I risultati della prova possono anche essere registrati, nel caso delle video endoscopie, su supporto magnetico per future analisi. Le informazioni contenute includono le misure di grandi cavità ed una visione generale del materiale, tuttavia l'interpretazione dei fotogrammi può essere un'operazione difficile; va ricordato quindi che l'endoscopia può essere utilizzata normalmente  per capire la stratigrafia.